Parlare per sentito dire è facile, dare una spiegazione esaustiva no. Giudicare gli altri è facile, giudicare noi stessi no.
Quanti di voi si sono sentiti chiedere: “cosa dovrei mangiare?”
Intanto dovremmo aprir bocca solo se esperti (o con esperienze alle spalle), poi dovremmo saper capire ciò che leggiamo.

Diventerò fortissimo e fighissimo

Questo è il blog di un box di CrossFit, quindi cosa dovrebbe mangiare un crossfitter?
Se ci fossero 100 persone a rispondere, in 100 darebbero la stessa risposta, o magari la sostanza cambierebbe di poco in base al grado di conoscenza: proteine magre per un 30%, carboidrati prevalentemente a basso indice glicemico per un 40 % e grassi (monoinsaturi) per circa il 30 % del vostro carico calorico totale.
Si, ma in soldoni, cosa posso mangiare e cosa no?
Didatticamente viene insegnato di mangiare macronutrienti (in particolare ortaggi), carni magre, noci e semi.
Viene anche consigliato quando si va al supermercato, di fare il giro degli scaffali del perimetro esterno, per fare il percorso “sano” ed evitare i famosi junk food.
Poi magari ti dicono che seguendo questi consigli diventerai fortissimo e fighissimo. Sarà vero?
Anche no.

Le basi della dieta personalizzata

Non è così semplice preparare un piano ad hoc, e cioè personalizzato.
La cosa che ci contraddistingue fisicamente è il nostro biotipo, quindi il particolare che ci differenzia l’uno dall’altro.
Le linee alimentari maestre resteranno tali, ma gli adattamenti ad personam, saranno quelli che faranno la differenza nel percorso che faremo.
Ognuno di noi (uomo o donna), presenta caratteristiche legate alla genetica ed influenzate dall’ambiente e dallo stile di vita.
Il biotipo traccia le linee del nostro aspetto, la nostra costituzione, la distribuzione del grasso corporeo.
Siamo unici proprio per questo e per lo stesso motivo non possiamo accontentarci di una dieta generica.
Quindi, come si prescrive un’alimentazione in modo corretto e professionale?
1 – Prima di tutto andrebbe svolto un colloquio esplorativo che identificherà gli obiettivi della persona e quanto è disposta ad impegnarsi nel percorso;
2 – poi dovrebbe essere effettuata un’attenta anamnesi (ossia raccolta di tutte quelle informazioni riguardanti le malattie pregresse, i farmaci assunti, la familiarità per certe patologie) e un’analisi dello stile di vita e della tipologia di lavoro svolto dal paziente.
3 – si fa la visita, e il metodo più preciso ed efficace è la bioimpendenziometria.
La…cosa?
Il bioimpedenziometro è un macchinario che serve a misurare, in maniera attendibile, le percentuali di grasso, acqua intra/extra cellulare, massa magra e metabolismo basale.
Solo dopo tutto questo si potrà preparare un piano alimentare preciso, corretto e non generico; insomma, l’abito su misura.
Che tu sia grasso o magro, senza una precisa analisi, non potrai mai conoscerti fino in fondo.

Ciarlatani, anche no

Affidarsi a dei professionisti è il primo passo fondamentale per cominciare un percorso di alimentazione che sia efficace e consapevole.
Nel prossimo articolo vedremo quali cibi è meglio evitare per seguire un’alimentazione adatta ad un crossfitter.

 

L’autore di questo articolo

Angelo Marcolin

Angelo Marcolin

Angelo Marcolin nasce nel 1976 da una famiglia sportiva e che di salute ne sa qualcosa. Il padre, medico chirurgo con ben tre specializzazioni (dietologia, pediatria e specialista in malattie polmonari) fu uno dei primissimi medici di livello riconosciuti nel settore.

Il fratello è tutt’ora il massimo esponente del Karate Wado Ryu, capitano e selezionatore della nazionale, vanta moltissime vittorie in ambito internazionale, da poco il suo club ha vinto la medaglia d’oro ai campionati del mondo di Karate.

Angelo, quindi, ha iniziato fin da piccolo con il Karate, lasciandolo per poter abbracciare e provare altri sport.

Nel 1994 incontra Luigi Colbax (suo grande amico) che gli fa scoprire il body building e gli mette in testa l’idea che lo sport può passare da semplice passione a vero e proprio lavoro.

Partecipa a vari corsi di formazione, inizia a fare esperienza , dopodiché diventa Personal Trainer. Nel 2007, dopo aver lavorato per anni come freelance, decide di fare il passo ed acquista la sua prima palestra. Rileva la New Body King. Circa cinque anni dopo, il vecchio amico Luigi Colbax, già Trainer di CrossFit, vede nella compagna di Angelo, Michela Rossetto, un buon potenziale come atleta di CrossFit, così inizia ad allenarla, di riflesso Angelo inizia a conoscere questo meraviglioso sport, inizia a praticarlo, se ne innamora e subito dopo inizia i suoi studi ed approfondimenti per poterlo insegnare.

Nel 2014 poi , capisce che questo sport da lui definito “unico”, doveva essere fatto conoscere di più, tutti dovevano aver la possibilità di provarlo, così apre il primo Box di San Donà di Piave e di zona: CrossFit San Donà.

Il suo motto?

La differenza tra un uomo ed un altro, non è tra chi ha e chi non ha, ma tra chi sa e chi non sa.